L’intelligenza artificiale al servizio dell’accessibilità

Quale giorno fa, alla consueta conferenza internazionale che tiene tutti gli anni, Google ha annunciato un’iniziativa chiamata Project Euphonia il cui obiettivo è quello di impiegare l’intelligenza artificiale per poter effettuare il riconoscimento vocale e quindi interpretare quanto pronunciato da chi soffre di disturbi del linguaggio (ad esempio in conseguenza all’insorgere di una patologia debilitante o neurodegenerativa).

A partire da un set di registrazioni vocali pronunciate dalle persone affette da un disturbo di questo tipo, l’intelligenza artificiale di Google elabora un modello in grado di interpretare l’audio così da tradurlo in comandi o messaggi da inviare.

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